L'orto sinergico

Ecco come pian piano stanno nascendo i nostri orticelli sinergici: il "piccolo" di Lavanya e il "grande" di Paigam.
L'orto piccolo parte avvantaggiato, infatti sorge dove già c'era un orticello recintato. La terra è un po' infestata, ma morbida e friabile, dopo una buona zappata si procede subito con i gradoni e i cumuli di larghezza ridotta a 60 cm. circa.
E prima di spargere la paglia abbiamo piantato patate, agli, cipolle e seminato rape bianche e rosse. Abbiamo anche "recuperato" qualche bietola e qualche cavolo che erano rimasti gli unici abitanti del vecchio orto.

 
L'orto grande è invece nato dal nulla, strappandolo dalla terra incolta da decenni, popolata da essenze spontanee e infestato dalle radici rizomatose della tenace gramigna.
Prima di tutto abbiam dovuto tagliare l'erba col decespugliatore, rimuovendo anche quella vecchia di anni che si era sdraiata e giaceva a strati sotto quella viva che si intrecciava crescendoci in mezzo poi, dopo una vigorosa zappata per rompere il cotico erboso, abbiamo lavorato la terra con un piccolo motocoltivatore e alla fine, con vanga e pala e tanta buona volontà abbiamo cominciato a costruire i gradoni e i cumuli.

Falciato e zappettato a metà

Una prova di cumulo terrazzato

Stanco, ma fiero del duro lavoro!

Il primo cumulo è completato

Lo scavo del camminamento tra il primo e il secondo cumulo

Il secondo cumulo è completato, viene posato l'impianto di irrigazione

Ognuno da il proprio apporto secondo le proprie possibilità!

La posa dell'ala gocciolante

I collegamenti all'alimentazione idrica

Valvole e derivazioni

Posa della pacciamatura

I cartoni vengono messi anche nei camminamenti

In alto a sinistra le patate nei copertoni (impianto permaculturale)


Ogni gradone è fornito di impianto di irrigazione a goccia, poi si applica la pacciamatura di cartone. Nel primo gradone in alto si vedono dei buchini, abbiamo seminato le rape. Nell'ultima foto si notano sulla sinistra i copertoni che contengono le patate in permacultura.
Dobbiamo ancora acquistare le cisterne per il recupero dell'acqua piovana da collegare all'impianto di irrigazione e qualche rotoballa per ricoprire il tutto di paglia.

Abbiamo acquistato alcune cisterne, ora bisogna collegarle alle grondaie prima che finiscano le piogge!
Questa è la prima che abbiamo installato. Abbiamo impiegato tutto materiale di recupero trovato nel borgo: filo di ferro arrugginito, vecchie grondaie e zanzariera per fare il filtro in entrata.